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America's Cup: si va a Valencia

La corte di New York rigetta le richieste di Alinghi, si correrà a febbraio 2010

È ufficiale: la 33ma America’s Cup si correrà a Valencia a febbraio del 2010. Ieri sera, infatti, la Corte di New York ha rigettato la richiesta di appello di Alinghi, confermando la sentenza di 1° grado che riteneva Ras Al Khaimah (Emirati Arabi Uniti) una sede non compatibile con il Deed of Gift. La decisione dei giudici è stata unanime. La prima regata è fissata per l’8 febbraio; in origine si correva al meglio delle 3 regate (il primo che se ne aggiudicava due vinceva); poi, per aumentare l’appeal dell’evento sui media e sul pubblico, Bmw Oracle e Alinghi si sono trovati d’accordo sulla possibilità di estendere la serie. A breve sapremo come cambieranno le date e quindi il formato. È stato anche deciso che i timoni non saranno presi in considerazione nella misurazione della lunghezza al galleggiamento a pieno carico, come aveva invece chiesto Alinghi. Nel frattempo, il team americano ha già imbarcato il trimarano e tutta l’attrezzatura necessaria su una nave cargo alla volta di Valencia che sarà raggiunta fra tre settimane. Nella città spagnola rappresentanti dei due team si sono incontrati la settimana scorsa con le autorità locali che si erano detti felici di potere riavere l’evento, anche se il Sindaco ha dichiarato che nessuna ‘fee’ sarà pagata per ospitarlo. Saranno invece messi a disposizione uomini, mezzi e soprattutto, spazio all’interno del porto, per meglio alloggiare le due super imbarcazioni.

Di seguito le dichiarazioni di Alinghi e di Bmw Oracle:
Alinghi
La divisione d'appello della Suprema Corte di New York ha confermato oggi la sentenza del giudice Kornreich del 30 Ottobre 2009 che invalidava la scelta del Defender dell'America's Cup, Société Nautique de Genève di selezionare Ras Al Khaimah negli Emirati Arabi Uniti come sede della 33a America's Cup. I quattro giudici della corte hanno inoltre confermato la sentenza del giudice Kornreich nella parte in cui questa esclude i timoni dalla misura della lunghezza al galleggiamento a pieno carico delle imbarcazioni da regata. “Ancora una volta la strategia di BMW Oracle volta a cercare la vittoria dell'America's Cup nelle aule di giustizia invece che in mare, ha avuto successo. Per la prima volta nella storia dell'America's Cup il Defender è stato privato del suo diritto fondamentale di selezionare la sede dell'evento. La Société Nautique de Genève rispetta questa decisione e Alinghi è impaziente di regatare per l'America's Cup sull' acqua a Valencia, in Spagna, nel Febbraio del 2010” ha dichiarato Fred Meyer, vice-commodoro di SNG.

DICHIARAZIONE DI TOM EHMAN, PORTAVOCE DEL GOLDEN GATE YACHT CLUB
Valencia, 15 Dicembre 2009 - Il focus della 33° Coppa America è ora decisamente puntato su Valencia, Spagna. Oggi, la Appelate Division (Corte d’Appello) ha respinto il secondo tentativo del Defender di far disputare il Match di febbraio a Ras Al Khaimah, UAE. “Questo è un enorme passo avanti”, ha detto Tom Ehman, portavoce del Golden Gate Yacht Club. “Al posto di dubbi e ritardi, il mondo della vela vuole certezze. Vuole vedere presto questa competizione e che sia disputata con regole giuste”. La Corte Suprema dello Stato di new York ha deciso il 30 ottobre che Ras Al Khaimah non era conforme al Deed of Gift, decisione oggi confermata dalla Divisione d’Appello con verdetto unanime. La Corte ha anche bocciato il secondo tentativo della Société Nautique de Genève (SNG) di includere i timoni nel calcolo cruciale della Load Water Line (lunghezza al galleggiamento). Questo non si era mai verificato nelle 32 edizioni precedenti di Coppa America e non si verificherà neppure nella 33°.
“Con la Federazione Internazionale della Vela (International Sailing Federation - ISAF) che riscriverà il precedente sbilanciato e iniquo accordo che aveva fatto con la Société Nautique de Genève, e le discussioni che continuano a normalizzare il Bando di regata (Notice of Race), sta prevalendo l’approccio di buon senso verso i restanti punti in discussione in questa Coppa America”, conclude Ehman.