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Vasco Vascotto: ''sono deluso dall'America's Cup''

Il famoso velista triestino commenta la prossima Coppa America e non lesina le critiche nei confronti dei nuovi regolamenti

VS: Ora parliamo un po' di te. Cosa farai in questa stagione?
VV: Io sarò nel circuito Audi MedCup con Matador, il TP52 di Alberto Roemmers, che ad aprile presenterà il nuovo team e, diciamo così, un nuovo sponsor, ma soprattutto un nuovo yacht club molto serio...
VS: Si, ho sentito parlare di Audi Azzurra Sailing Team, giusto?
VV: Beh, aspettiamo l'ufficialità prima di dire qualcosa. Comunque sono molto contento, perché è una grande opportunità per me regatare nel circuito più organizzato e professionistico del momento. Poi non mancherò in altri eventi, come la Primo Cup di Montecarlo, il mondiale Farr 40 a Sydney, i Melges 32 a Miami. Insomma, le regate non mi mancano...
VS: ...dalle tue parole si deduce che non sei un velista in cassa integrazione e non dici le cose che hai detto contro la prossima Coppa America perché non riesci a trovare un team che ti assuma.
VV: No, no, no. Guarda, gli impegni non mi mancano. Sto bene e son contento. Ma probabilmente anch'io, qualora ci fosse l'opportunità, farei la Coppa con i catamarani. Ma ripeto, per me è un grande passo indietro. Anche Team New Zealand sarà costretto a fare i catamarani, come altri team. Ma tra essere costretti ed essere contenti c'è una grossa differenza ed è tutta un'altra cosa. So che molta gente non sarà d'accordo con ciò che sto dicendo e ho detto, ma non mi stancherò mai di ripeterlo: l'ottanta per cento dei giornalisti e il novantotto per cento dei velisti concorda con me.
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