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Vasco Vascotto: ''sono deluso dall'America's Cup''

Il famoso velista triestino commenta la prossima Coppa America e non lesina le critiche nei confronti dei nuovi regolamenti

VS: ...costruendo due barche puoi impegnare ventidue velisti...
VV: ...contro i trentaquattro-trentacinque di prima. Se i budget vengono tagliati a spese delle risorse umane mi sembra che non si stia facendo il bene della vela. La vela, per essere promossa, deve portare tanti velisti in acqua. Non sempre meno velisti in acqua. Mettiamoci dei motori, mettiamoci qualche altra cazzotta, così andremo a fare le regate virtuali, davanti al computer. E poi è tutto da dimostrare che le regate con i catamarani saranno più belle e divertenti. Spero davvero di non essere l'unico a parlare in tal senso. Io mi prendo le mie responsabilità, lo sto dicendo a te e lo dirò anche ad altri, in quanto mi sembra logico che qualche critica arrivi alle orecchie di chi sta comandando adesso. Io ho ascoltato in silenzio le critiche che sono state avanzate ad Alinghi in passato e ho ascoltato in silenzio tutti i proclami di Oracle del passato. Mi aspettavo da lui, che ha fatto tanto casino, qualcosa di meglio, un po' più di serietà. Viva il circuito MedCup, questo lo posso urlare chiaramente, e il fatto che ci siano, in un momento di crisi come questo, sei-sette barche nuove iscritte è il chiaro sintomo che la gente ha voglia di qualcosa di serio sui monoscafi, di quanto la gente voglia i monoscafi e che i team preparati vogliono i monoscafi. Questo è evidente. E la MedCup non è un circuito alla portata di tutti, specie in un periodo di crisi come questa. Eppure, evidentemente, ce n'è necessità.
Quello che posso affermare è che fino all'altro ieri il team favorito per vincere la prossima Coppa America era Team New Zealand e, secondo me, queste nuove regole, sono state fatte quasi essenzialmente per penalizzare un team forte come lui. Preparato, serio, con velisti che hanno fatto la gavetta. Che hanno perso, ma hanno anche vinto la Coppa. Così facendo li hanno smembrati. Vecchi velisti, che ormai avevano creato un gruppo, sono stati smobilitati. Team New Zealand ormai è un team fatto di poche persone: sempre che vada avanti. Ha perso ormai tutta la sua forza. Per Team Origin è la stessa cosa. Era un team pronto, probabilmente, a vincere la prossima Coppa. Facendo così lo hanno smembrato, gli hanno levato il loro potere. Lo hanno reso debole, come hanno fatto con Team New Zealand. Allora, se questo è il metodo per vincere la prossima Coppa America, a me sembra una cazzata. Se non ci piace il catamarano, almeno affidiamoci all'aspetto sportivo. Nello sport della vela c'erano dei team preparatissimi, seri, che avevano fatto i passi giusti: sono stati smontati. Gli è stato detto: "Da oggi in poi si va con i catamarani. Visto che siete forti lo facciamo con catamarani in cui si va in undici, così la metà delle persone che avevate contattato resta a casa". Queste sono le strategie e le cose che fanno male alla vela.
VS: Credi che a lungo termine la coppa con i catamarani faccia male alla vela quindi? E il fatto che magari nel 2017 o nel 2020 ci possa essere un nuovo team forte come, ad esempio, Artemis?
VV: Nel 2017 Artemis sarà fortissimo? Son felice per loro. Io so solo che nel 2011 la Coppa America, invece di aver fatto un passo avanti, si ferma. Tutti eravamo felici quando Oracle ha vinto nel 2010 contro Alinghi. Abbiamo detto: "Inizia un nuovo mondo, una nuova era. Finalmente". Ora vi faccio una domanda io: siete ancora così felici o avete qualche dubbio in più? Io non sono colui che ha il senso della verità, ma dico che la Coppa del 2007 è stata la più bella della storia della vela. C'è qualcuno che può dire il contrario? No, non c'è nessuno e ne sono convinto. La cosa che serve alla prossima Coppa, grazie al vostro servizio di giornalisti e blogger, è la visibilità. Se adesso mi stai intervistando è perchè grazie a quella del 2007, a quel tipo di Coppa America, siamo diventati più famosi e non sono convinto che quelli che usciranno dalla prossima America's Cup avranno altrettanta visibilità. Questo per farti capire che stiamo facendo un passo indietro. E non dovrebbe esse così.
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