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Capitan Diego: intervista esclusiva per Y&S

Mare passione infinita, “teatro” di film e navigazioni in compagnia. Per la prima volta l’attore milanese apre il suo diario di bordo. «Non potrei vivere senza il Mediterraneo. Ecco perché temo la sua fine»

La sequenza con lei al timone di un superyacht a vela e Fabrizio Bentivoglio - l’avvocato ormai malato incurabile - è un piccolo gioiello per testi e ripresa.
Sono pochi minuti che ci hanno impegnato materialmente per una giornata a Genova, molto piacevole perché mi piace sempre andare in barca. Poteva essere una scena di grande tristezza, invece siamo riusciti a renderla leggera, ironica. D’altronde, trovarsi in un pozzetto insieme a persone amiche lo trovo un momento bellissimo, no?

Come sono gli italiani in mare?
Odio tutte le tipologie e le generalizzazioni. Ce ne sono di bravi e incapaci, simpatici e stronzi come succede in Francia o in Inghilterra. Direi piuttosto che non ci starebbe male un maggiore low profile, ma questo vale anche a terra. Siamo in un Paese dove si va a Formentera non tanto o solo perché è bellissima ma per incontrare calciatori e veline.

Lei riesce ancora a difendersi?
Ci provo. Per esempio, quando sono a bordo costringo l’armatore a tornare in porto per ultimo. Ma come, non c’è niente di più affascinante di vedere il tramonto con gli amici, bevendo qualcosa a bordo e invece la gente leva gli ormeggi per prepararsi al rito della “piazzetta”, vestiti all’ultima moda? Per fortuna mi accontentano e alla fine restiamo in mare solo noi. Claudio Amendola ci ha raccontato del suo sogno di un giro del mondo senza fretta. Visto che è un amico mi aspetto che mi inviti per qualche tappa. E’ che dubito ci riesca prossimamente visti i suoi impegni televisivi. Vede, il problema è sempre lo stesso: il tempo a disposizione. Io mi reputo un uomo molto fortunato perché da 25 anni, giro un paio di film a stagione che mi occupano circa tre-quattro mesi l’uno. Quindi da 25 anni dispongo di molto tempo per coltivare le mie passioni, andare in vacanza, visitare posti bellissimi. Per esempio, ho rifiutato un seguito de ”Il Giudice Mastrangelo” (ndr, fiction Mediaset di successo) per non restare bloccato per mesi e mesi… Non a caso, sono già pentito di un anno così impegnativo come questo dove sto preparando anche il mio primo film. Probabilmente l’ultimo…

I laghi le piacciono?
Non c’è paragone tra l’acqua salata e quella dolce. Ma il lago di Garda che conosco bene grazie a Jerry Calà è pieno di scorci meravigliosi e anche di ottimi locali come l’Osteria dell’Orologio a Salò. E anche il lago di Como - dove è nata mia madre - non è brutto, tutt’altro.

Nella “sua” città si parla tanto di recuperare le vie d’acqua. Che ne pensa?
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