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World Yacht Racing Forum

Grande successo per l'evento da poco conclusosi al Grimaldi Forum di Montecarlo

La seconda edizione del World Yacht Racing Forum ha bissato (anzi, forse superato) il successo dell’anno scorso. Non è poco per un evento che ha solo due anni di vita e che rappresenta una novità assoluta nell’ambito della nautica internazionale. L’idea degli organizzatori, Bernard Schopfer e James Pleasance, era semplice e di effetto, organizzare un ‘convegno’ sui temi ‘caldi’ del mondo delle regate veliche, e riunire attorno ad un tavolo i primi attori di questo ‘teatro’. Semplice e di effetto, ma non necessariamente di facile realizzazione. Invece, sono riusciti a trasformare per due giorni il Grimaldi Forum di Montecarlo in un ‘santuario’ della vela, concentrando lì la ‘creme de la creme’ dello yachting internazionale.
Qualche nome? Michel Desjoyeaux - due volte vincitore della Vendée Globe - Peter Gilmour - organizzatore del World Match Race Tour, Knut Frostad - CEO Volvo Ocean Race, Mitch Booth, due medaglie olimpiche e, last but not least, Brad Butterworth e Russell Coutts... In mezzo, direttori marketing di grandi aziende, che hanno spiegato che cosa è davvero importante per uno sponsor che vuole investire nello sport e quali sforzi deve fare la vela per raggiungere una vasta audience; organizzatori di grandi regate (Volvo, Barcelona WR, Portimao Gobal Race, Extreme 40, MedCup...) che hanno proposto soluzioni alternative per ridurre i costi, attrarre più team e media, senza scalfire la qualità delle regate, e skipper che hanno contestato le suddette soluzioni... La sala conferenze è stata sempre affollata di gente, ma come prevedibile il ‘pienone’ si è registrato durante l’ultimo, attesissimo dibattito, quello sulla Coppa America. Per la prima volta, infatti, si sono incontrati sullo stesso palco Russell Coutts, Ceo di Bmw Oracle e Brad Butterworth, Ceo e skipper di Alinghi. L’incontro è stato decisamente amichevole e non sono mancate battute tra i due vecchi amici e compagni di tante regate, anche se ognuno è rimasto nelle proprie e ferme posizioni. Nell’attesa di conoscere l’esito dell’appello sulla località (RAK o Valencia), sembra che i due stiamo lavorando per estendere il numero delle regate (da 3 a 7) e per trovare altri punti in comune riguardo al formato o ai limiti meteorologici. Coutts non si è sbilanciato sulla 34ma edizione, ribadendo che Ellison sarebbe felice di difendere la Coppa (qualora vincesse la 33ma) nella città spagnola (a patto che questa gli offra le stesse condizioni economiche che aveva garantito a Bertarelli nel 2007). Più propenso a tornare sui monoscafi, lo skipper del team americano, mentre a Butterworth non dispiacerebbe rimanere nell’ambito dei multiscafi. Sulle date, si è saputo poco, perché il 2012 sembra inverosimile e per questo è stata ben accolta la proposta di Paul Cayard intervenuto sul palco insieme a rappresentanti di futuri challenger (Marcus Hutchinson per TeamOrigin, Sotiris Buseas per Greek Challenge, Nicolò Bastianini per GreenComm Challenge, Magnus Holmberg per Victory Challenge e Stephan Kandler per All4One). L’idea dello skipper americano (vincitore della Louis Vuitton Cup al timone del Moro di Venezia nel 1992) è semplice: redigere oggi il Protocollo per la 34ma edizione con tutti i cambiamenti necessari per rinfrescare l’evento senza toccare il Ded of Gift: “Non conoscendo il futuro Defender c’è una situazione di parità difficilmente ripetibile in Coppa America e questo crea le condizioni per lavorare serenamente senza fare gli interessi di nessuno in particolare”.